14/09/2017
Va di moda l’olio ozonizzato!
Gentile Dottore,
... va di moda l’olio ozonizzato!
Noi che lo produciamo e che per primi lo abbiamo portato alla medicina specialistica, riteniamo che ciò che può fare la differenza tra un prodotto e un altro non sia la bellezza o la diversificazione del packaging e non sia nemmeno la sua classificazione regolatoria.
Un prodotto contenente olio ozonizzato avente un numero di perossidi pari a 50 meqO2/kg potrà avere la stessa efficacia di un olio con 3000 meq? Noi riteniamo di no.
Qualcosa in letteratura si dice al riguardo, ma pensiamo che sarà la pratica clinica a stabilirlo.
L’invito è pertanto quello di richiedere sempre un certificato di analisi dell’olio ozonizzato di partenza e del prodotto finito, che lo contiene e questo tanto per farsi un’idea di ciò che si stia usando.
Altri dati da richiedere inerenti all’olio ozonizzato contenuto nella formulazione da testare potranno essere: i metalli pesanti... la formaldeide... i test di citotossicità... i composti azotati... la notifica alla banca dati europea o il certificato di conformità... e questo perchè dimostrare il profilo di sicurezza del prodotto presentato, soprattutto se nuovo, è compito primario di un’azienda affidabile.